PNRR, MONITORAGGIO UE SUI PROGETTI ACEA: IL CENTRO IDRICO EUR DIVENTA HUB DELL’INNOVAZIONE IDRICA
- Asia Graziani
- 7 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Monitoraggio europeo sugli investimenti PNRR nella Capitale: il 4 luglio 2025 ispezione al Centro Idrico Eur, snodo strategico per la modernizzazione della rete e il risparmio energetico

La visita della delegazione europea
Venerdì 4 luglio 2025, il Centro Idrico Eur di Roma ha accolto una delegazione di alto livello della Commissione europea, giunta per monitorare l’avanzamento dei progetti finanziati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). A guidare l’ispezione è stata Céline Gauer, Direttrice generale della Task Force PNRR di Bruxelles, accompagnata dal ministro per gli Affari Europei, Tommaso Foti, e dall’assessora ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, Ornella Segnalini. Presenti anche i vertici di Acea Acqua, Tommaso Sabato e Enrico Pezzoli, e di ACEA ATO 2, Claudio Cosentino e Marco Salis, società che gestiscono il servizio idrico integrato della Capitale, insieme a una delegazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Un progetto strategico per la Capitale
Il Centro Idrico Eur rappresenta uno snodo cruciale della rete idrica romana, servendo oltre 400.000 cittadini. Si tratta di un’opera unica in Europa, interamente realizzata in acciaio autopassivante. L’intervento principale in corso prevede la realizzazione di una nuova condotta DN1000 lunga circa 100 metri. Si tratta di un investimento di 4 milioni di euro che consentirà di eliminare l’attuale gruppo di pompaggio, riducendo in modo significativo i consumi elettrici. Secondo le stime tecniche, il risparmio energetico atteso supera i 60.000 kWh all’anno, con un impatto ambientale e gestionale particolarmente rilevante.
Quasi 100 milioni di euro di investimenti complessivi
Il cantiere dell’Eur è solo una parte di un programma ben più ampio. Complessivamente, Acea ATO 2 ha attivato progetti per circa 100 milioni di euro grazie ai fondi del PNRR, di cui la metà provenienti direttamente dall’Unione Europea. Gli interventi interessano anche i territori di Fiumicino e dei Castelli Romani, con l’obiettivo di modernizzare e rendere più sostenibile la rete idrica, a beneficio di circa un milione di abitanti.
Distrettualizzazione e riduzione delle perdite
Tra le linee strategiche del piano rientra la distrettualizzazione di 2.800 chilometri di rete entro il 31 dicembre 2025. Questo approccio tecnico consente di suddividere la rete in zone più piccole, favorendo un controllo puntuale e la riduzione delle perdite idriche. I numeri finora raggiunti testimoniano risultati concreti: 56 punti di regolazione e sezionamento installati, 94 chilometri di condotte rinnovate sui 120 previsti, 46 milioni di metri cubi d’acqua risparmiati e 14 GWh di energia non consumati.
Una sfida che guarda al futuro
La riqualificazione della rete idrica della Capitale rientra in un più ampio percorso di adeguamento infrastrutturale e ambientale. Gli interventi in corso testimoniano la volontà delle istituzioni italiane e delle aziende partecipate di rispettare le tempistiche e gli standard richiesti dall’Unione Europea. La sfida ora è portare a termine le opere entro le scadenze stabilite, nell’ambito delle attività periodiche di monitoraggio della Commissione europea, garantendo trasparenza nell’impiego delle risorse e benefici tangibili per i cittadini.
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