DURACELL SCEGLIE L'EUR PER LANCIARE #POWERSAFELY: LA SICUREZZA DEI BAMBINI PRIMA DI TUTTO
- Valentina D'Ambra
- 23 giu
- Tempo di lettura: 6 min
Alla Notte Bianca dell’Eur arriva la prima partecipazione di Duracell con una campagna rivolta alla tutela dell’infanzia: l’intervista esclusiva alla d.ssa Carmela Izzo

Cari Lettori di EUR INSIDE,
abbiamo incontrato la dottoressa Carmela Izzo, amministratrice delegata di Duracell Italy, per approfondire una campagna che unisce innovazione, prevenzione e responsabilità sociale. L’intervista integrale è un appello chiaro e forte a genitori, istituzioni e operatori sanitari.
Duracell fa la differenza
La Notte Bianca dell’Eur, edizione 2025, si conferma ancora una volta non solo come appuntamento di festa, ma come piattaforma civica e sociale in cui aziende, istituzioni e cittadini possono incontrarsi per costruire insieme una città più consapevole. Tra i protagonisti di quest’anno, Duracell si distingue con una presenza significativa: non solo come sponsor, ma come voce autorevole nel promuovere un tema fondamentale e spesso trascurato: la sicurezza dei bambini rispetto all’ingestione accidentale delle batterie a bottone al litio.
Intervista Completa
Intervista alla d.ssa Carmela Izzo, amministratrice delegata Duracell Italy
Buongiorno dottoressa Izzo e grazie per essere intervenuta oggi.
Duracell è per la prima volta Sponsor della Notte Bianca dell’Eur con una campagna dedicata alla “Child Safety”, cioè alla sicurezza dei bambini. Può dirci di più su questa iniziativa?
Buongiorno a lei e buongiorno a tutti voi.
Innanzitutto mi presento: mi chiamo Carmela Izzo e sono l’amministratrice delegata di Duracell Italy. Sono anche mamma di una splendida ragazza di 26 anni, Michela. Duracell è leader nella produzione e commercializzazione di batterie, da quelle più comuni, le stilo e le ministilo, a quelle più specialistiche come ad esempio le batterie a bottone al litio.
Queste batterie sono sempre più presenti nelle nostre case a causa della presenza di dispositivi sempre più piccoli e connessi a internet (cosiddetti IOT – Internet of Things). Il loro essere smart richiede un’energia molto potente in spazi molto piccoli ed ecco che le batterie a bottone al litio sono la soluzione migliore da un punto di vista tecnico, ma allo stesso tempo rappresentano un rischio sempre maggiore di ingestione da parte dei bambini.
L’azienda, in quanto leader di mercato, ed io personalmente, in quanto manager e mamma, sentiamo la necessità di lavorare a livello nazionale per aumentare la consapevolezza di famiglie ed operatori sanitari del rischio connesso all’ingestione delle batterie a bottone, in particolare di quelle con diametro 20 mm, che risultano essere molto pericolose se ingerite accidentalmente, in quanto il diametro di queste batterie corrisponde al diametro dell’esofago di un bambino.
Noi abbiamo la sede proprio qui all’Eur e poiché questa meravigliosa manifestazione raduna tante famiglie con bambini, abbiamo pensato che fosse il luogo adatto per parlare di questo rischio e di cosa fare nel caso in cui un bambino ingerisca una batteria a bottone al litio.
Il rischio di cui parla è concreto? Cosa può accadere se un bambino ingerisce una batteria a bottone al litio?
Purtroppo il rischio è molto concreto e l’ingestione di una batteria a bottone al litio da parte di un bambino può portare alla morte in poche ore se non si interviene rapidamente. Solo pochi mesi fa tutti i telegiornali hanno riportato il caso di una bimba deceduta in Toscana proprio per questo motivo.
Le batterie a bottone al litio con diametro 20 mm, hanno lo stesso diametro dell’esofago di un bambino. Se ingerita si ferma all’altezza della vena aorta. Inoltre la carica elettrica è molto potente, pensate che corrisponde alla stessa carica elettrica contenuta in 2 batterie stilo (ogni batteria stilo genera 1,5 volt mentre una batteria bottone al litio ne genera 3V).
La carica elettrica distrugge i tessuti circostanti e va a ledere l’aorta. Pensate che la finestra temporale utile per intervenire è di sole 2 ore, dopo le quali si rischiano importanti danni permanenti che possono anche portare alla morte.
Ma quindi una famiglia cosa può fare per proteggere i propri bambini?
Innanzitutto bisogna che industria ed istituzioni lavorino per l’innalzamento degli standard minimi di sicurezza delle batterie al litio a bottone.
Da tempo, Duracell è pioniera nell’innovazione nell’ambito della sicurezza delle batterie al litio con diametro 20 mm. Per aiutare a ridurre concretamente il rischio di ingestione, Duracell ha progettato una tecnologia super innovativa, la Tecnologia Baby Secure che prevede una serie di accorgimenti utili a ridurre al minimo questo rischio:
• Abbiamo reso il pacco impossibile da aprire: la confezione con doppio blister, infatti, è a prova di bambino, in quanto doppiamente rinforzata, al fine di evitare aperture accidentali e di impedirne l'apertura senza l'impiego delle forbici (il cui uso solitamento dovrebbe essere permesso solo agli adulti).
• Inoltre, per prevenire l’ingestione della batteria che si trova già fuori dal pacco, ad esempio in un dispositivo, abbiamo applicato uno strato di “Bitrex”, una sostanza non tossica ma dal sapore disgustoso, che scoraggia l’ingestione da parte di bambini e neonati.
Siete gli unici ad utilizzare questi accorgimenti?
Non siamo gli unici ad utilizzare questo rivestimento amaro ma siamo gli unici ad utilizzarlo su tutte le varie fasce di prezzo delle batterie a bottone diametro 20 e l’unico marchio ad avere la certificazione Bitrex, i produttori della sostanza più amara al mondo, i quali danno tale certificazione solo in presenza di una concentrazione elevatissima di questa sostanza amarissima.
Inoltre sono ancora troppo poche le batterie che hanno pacchi sicuri o accorgimenti per ridurre il rischio di ingestione. Le batterie a bottone vendute nei discounter o nei bazar, o le cosiddette marche private, spesso hanno pacchi facilmente apribili e nessuna misura di protezione. Per quanto questi siano solo accorgimenti per ridurre il rischio e noon eliminarlo, il risparmio di pochi centesimi non giustifica il rischio maggiore a cui esponiamo i nostri bambini.
È importante che le famiglie siano informate e tengano le batterie lontane dalla portata dei bambini, sigillando i dispositivi che le contengono e scegliendo consapevolmente prodotti sicuri. Anche nel solo caso di sospetto di ingestione, bisogna segnalare tempestivamente ai sanitari la situazione in modo che il bambino venga trattato con la massima urgenza.
Non c’è una normativa che vieti la commercializzazione di pacchi non sicuri?
No, purtroppo non c’è una normativa vincolante a livello nazionale. La Commissione Europea ha solo indicato la necessità di avere pacchi non facilmente apribili.
Inoltre, riteniamo necessario che tutti gli operatori sanitari siano correttamente informati del pericolo e che il Ministero della Salute sviluppi un protocollo chiaro.
Non esiste neanche un database ufficiale sui casi di ingestione. Noi stiamo collaborando con le istituzioni, affinche’ si facciano passi avanti in quest’ambito ma bisogna accelerare il passo, per questo abbiamo deciso di partecipare alla Notte Bianca, per parlare direttamente con le famiglie del quartiere e della città in cui operiamo.
Abbiamo anche lanciato la campagna #PowerSafely in collaborazione con la European Academy of Paediatrics (EAP).
Ci sono suggerimenti da dare ai genitori nei primi momenti successivi all’ingestione?
Con l’EAP abbiamo sviluppato materiale informativo che fornisce semplici suggerimenti alle famiglie:
1. Nel caso di ingestione accidentale di un oggetto da parte di un bambino, nel dubbio considerare anche l’ipotesi che possa trattarsi di una batteria a bottone al litio.
2. Recarsi immediatamente al pronto soccorso. Come detto la finestra di intervento è molto ridotta, di sole 2 ore.
3. Nel frattempo, per bambini al di sopradi 1 anno di età, somministrare 2 cucchiaini di miele ogni 10 minuti (fino a 6 volte). Il miele infatti costituisce un film protettivo inglobando la batteria e proteggendo così le mucose.
Infine, i genitori devono indicare chiaramente ai medici che può trattarsi di una batteria a bottone. Le nostre batterie sono riconoscibili ai raggi X grazie a un simbolo specifico, in modo da consentire ai medici il riconoscimento rispetto ad una moneta. Altri produttori (meno attenti alla sicurezza) non hanno questi accorgimenti.
Ma non si può fare a meno di queste batterie?
Noi ci adeguiamo alle esigenze energetiche dei dispositivi. Oggi si tende alla miniaturizzazione e questi dispositivi hanno bisogno di molta energia in spazi ridotti.
Sono usate ovunque: telecomandi, bilance, giocattoli, dispositivi medici.
L’unica via è lavorare insieme: industria, istituzioni, famiglie. Intanto noi facciamo la nostra parte: pacchi sicuri, rivestimento amaro e campagne di informazione.
La sicurezza è responsabilità
L’intervento della dottoressa Izzo alla Notte Bianca dell’Eur ha portato un messaggio potente e urgente: la sicurezza dei bambini è un dovere condiviso. Con campagne come #PowerSafely, Duracell dimostra che anche un prodotto piccolo come una batteria può diventare occasione di grande responsabilità.
Da un quartiere di Roma a un tema globale, l’Eur ancora una volta si fa portavoce di progetti che guardano al futuro delle nostre comunità.
Noi di EUR INSIDE crediamo che, in un'epoca in cui la tecnologia entra sempre più prepotentemente nelle nostre case e nelle mani dei piu piccoli, è fondamentale che le aziende non si limitino a produrre, bensì a educare, proteggere e prevenire. Un grazie sentito a Duracell e alla dottoressa Izzo per aver portato questo tema al centro del dibattito.
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